Lazio: io difendo ciò che amo
Io difendo ciò che amo ed amo la Lazio. Una squadra di Calcio e non solo. Undici uomini che scendono su un campo verde ed un idea; un pensiero ed una storia che coinvolge uomini, sentimenti e valori.
Quando si perde tanto nella vita, ci si aggrappa ad un amore giovanile, ad un idea, ad un gruppo di ragazzi che vollero cullare dei sentimenti partendo da una panchina. Allora, anche un atleta che veste una maglia diventa qualcosa di più di una maglietta, ma un simbolo, un pezzo della propria vita, della propria famiglia.
Forse é infantile, forse é stupido, ma la l’amore per il biancoceleste é sempre reale, vivo e vero. Quando si è perso tanto, anche un tecnico, un dirigente o un atleta diventano un pezzo della tua vita familiare, quando l’hai persa. Un volto, come quello di Tommaso Maestrelli, diviene l’immagine viva come quella di un padre, severo ma giusto. Già, Tommaso, quante volte da queste pagine ti abbiamo citato!
Grande, immenso, un faro nella nebbia, un porto sicuro per tutti i naviganti di questa comunità.
Io difendo ciò che amo: la mia Gente, la mia Lazio
I miei amici, per chi é figlio unico come il sottoscritto, oramai sono coloro che animano gli spalti della curva Nord e della tribuna Tevere. Come dice le note di una canzone, i miei amici parlano poco e non hanno paura di ostentare, di essere, di testimoniare il proprio vissuto, la propria Lazialità.
L’idea della Lazio, per un uomo di mare, diviene come una vela dentro i cuori della gente. C’é bisogno del vento, di una grande passione per alimentare la navicella biancoceleste. Vai e naviga. In vela con fida barca!
C’é dell’acqua in mezzo al mare, solo acqua di spiaggia e non è buona da bere. C’é una vela dentro i cuori della gente biancoceleste e bisogna navigare. Coraggio.
Tenere a mente. Curiamo i sogni, sono importanti e necessari per “abbattere” la paura, le avversità della vita, i punti di non ritorno … la fine del mondo. La Champions è possibile!
C’è una nave in mezzo al mare, la vita si ferma e la fa passare: buon Natale a tutti, amici di fede laziale.
Buon Natale da un figlio di una bufera, da un figlio di un temporale … da un laziale di mare.