Lazio–Lecce, Lotito sullo sciopero dei tifosi: “Strumentalizzazione”

Scritto il 23/11/2025
da Lazio Live TV

Le parole di Lotito nel pre-partita di Lazio–Lecce

LAZIO – LECCE – LOTITO. Nel pre-partita di Lazio–Lecce, il presidente biancoceleste Claudio Lotito è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, soffermandosi su due temi centrali: l’impegno del club nella lotta alla violenza sulle donne e la polemica legata allo sciopero di una parte della tifoseria.

La giornata contro la violenza sulle donne

Lotito ha rivendicato con forza la matrice laziale dell’iniziativa portata negli stadi in occasione della giornata dedicata al contrasto alla violenza di genere. «L’iniziativa è stata prevalentemente della Lazio. Ringrazio per aver mandato in diretta il nostro spot: combattiamo quotidianamente la violenza sulle donne. Abbiamo lasciato 100 posti coperti di rosso, ognuno a rappresentare una donna uccisa, e realizzato uno spot capace di colpire e sensibilizzare».

Il presidente ha poi sottolineato come il club abbia ispirato anche altre società e la Lega «Siamo stati noi a stimolare l’idea dei calciatori in campo con il nome di una donna sulla maglia. Poi la Lega l’ha fatta propria. L’obiettivo è far capire l’importanza del rispetto dell’altro genere».

Lo sciopero dei tifosi e il caso Paparelli

Lotito ha anche commentato lo sciopero del tifo organizzato, che ha lasciato visibilmente vuoti alcuni settori dell’Olimpico. «Lo stadio mezzo vuoto è responsabilità di un gruppo ristretto, non della tifoseria tutta. Al sondaggio per il nome dell’aquila hanno partecipato in 50.000: i tifosi veri ci sono e devono essere rispettosi delle regole».

Lotito  ha definito “falsi” i presupposti alla base della protesta, legati al presunto divieto imposto alla nipote di Vincenzo Paparelli di scendere in campo. «Non è vero: a voler scendere in campo erano 3 o 4 rappresentanti della tifoseria, e abbiamo ritenuto che non fosse opportuno. La famiglia Paparelli è stata tutelata e accolta in tribuna autorità. Questa è una strumentalizzazione per rivendicare un ruolo che non esiste tra società e tifosi».

Lotito ha poi rimarcato la sua contrarietà a pressioni e intimidazioni: «C’è chi si nasconde dietro la tifoseria organizzata. Inibire la gente dal venire allo stadio non significa essere tifosi, ma usare la Lazio per fini personali. Da un anno e mezzo subisco attacchi mirati: la magistratura chiarirà tutto».