Claudio Lotito non vende la Lazio: per Agostinelli una frattura insanabile
Le nuove dichiarazioni di Claudio Lotito sulla possibile vendita della Lazio hanno nuovamente agitato l’ambiente biancoceleste. Il presidente ha ribadito in maniera netta che la società non è in vendita, respingendo con decisione ogni indiscrezione legata a trattative con fondi stranieri o potenziali acquirenti. Lotito ha parlato di una Lazio “per sempre”, sottolineando come non abbia alcuna intenzione di lasciare il controllo del club, né ora né nel prossimo futuro. A suo dire, il valore complessivo della società è elevato e la gestione attuale è solida, motivo per cui non avrebbe senso prendere in considerazione l’ipotesi di una cessione. Il numero uno biancoceleste ha inoltre lasciato intendere che le voci sulla vendita siano alimentate da malumori e dinamiche esterne, respingendo ogni interpretazione che possa suggerire un suo disimpegno o un calo d’interesse verso la squadra. Parole che arrivano in un momento delicatissimo, con un clima teso tra società e tifoseria e con lo stadio che da settimane manifesta apertamente il proprio malcontento.
Agostinelli: “Parole Lotito? Una ripicca”
Proprio su questo punto è intervenuto Andrea Agostinelli ai microfoni di Radiosei, offrendo una lettura più critica del messaggio del presidente. Secondo Agostinelli, la dichiarazione “la Lazio per sempre” appare più come una risposta impulsiva che come una reale presa di posizione strategica. “Mi sembra una risposta di ripicca a tutto quello che sta accadendo nel rapporto con i tifosi”, ha commentato, spiegando come la tensione crescente stia logorando l’ambiente. Per l’ex allenatore, la situazione attuale non può proseguire all’infinito: il clima pesante si riflette inevitabilmente anche sulla squadra, e per ripartire sarebbe necessario un passo indietro da parte della proprietà. Agostinelli parla apertamente di “braccio di ferro” e di una frattura ormai evidente, osservando come negli anni la distanza tra Lotito e la piazza si sia ampliata. Secondo lui, il tifoso laziale non chiede rivoluzioni, ma serenità e disponibilità al dialogo. Proprio per questo invita ad alleggerire la pressione, prima che la situazione diventi irreversibile.