Lazio, la strategia sugli esuberi: la situazione
In questi primi giorni di mercato, la Lazio sta studiando una strategia adeguata da adottare con gli esuberi, al fine di ridurre il rapporto tra monte ingaggi e ricavi, riportandolo sotto l’80%.
Il processo di sfoltimento della squadra è già iniziato con alcune cessioni, che hanno portato delle buone cifre nelle casse del club, come i casi di Casale e Tchaouna. Il primo si è accasato definitivamente al Bologna, poiché i felsinei hanno riscatto il suo cartellino di 6,5 milioni di euro, mentre il secondo è volato in Inghilterra, al Burnley, per circa 15 milioni .
Infine, l’ultima operazione già delineata è il passaggio di Marcos Antonio al San Paolo, in Brasile.
Lazio, la politica societaria sugli esuberi
Toma Basic / profilo X SS Lazio
Nella rosa però sono presenti dei giocatori inutilizzati, ma che sono più difficili da vendere per diverse ragioni. Come riporta Il Corriere dello Sport, quelli che gravano di più sui biancocelesti sono Basic, Fares e Kamenovic, per via degli alti stipendi.
Questi tre calciatori, fuori dal progetto già da diverso tempo, hanno rifiutato le proposte ricevute da altre compagini, cosa che spingerebbe la Lazio persino a pensare alla rescissione. Nel frattempo Akpa Akpro, Andre Anderson e Castrovilli hanno definitivamente interrotto i rapporti con gli aquilotti, per via della scadenza dei contratti ed il mancato rinnovo.
In ultimo luogo, si sta pensando a dove piazzare in prestito i giovani che non trovano spazio con mister Sarri, come Artistico, Diego Gonzalez, Saná Fernandes, Ruggeri e Bertini. Storia diversa per Crespi e Milani, che hanno già raggiunto un accordo con l‘Avellino.