S.S. Lazio, ricordi: un vero colosso di centonovantatré centimetri

Scritto il 20/08/2025
da Valentino Valentino

Quel colosso della Lazio che incuteva timore e paura a tutti

Lazio: Jaap Stam era un colosso di centonovantatré centimetri per novantadue chili e completava con Sinisa e Fernando Couto una difesa che faceva paura agli attaccanti.

Nesta, non certo uno tenero,  ma in mezzo a gli altri tre sembrava un lord inglese con la bombetta e l’ombrello.

Erano un muro invalicabile, quel reparto difensivo della Lazio del 2001 é forse il più forte visto dai tanti sostenitori biancocelesti.

Stam era un armadio, una statua, una montagna di muscoli.

Tutto pelato, una faccia da naziskin, uno sguardo gelido.

Sembrava il carcerato cattivo dei film.

Quando cominciava a spogliarsi, bicipiti, pettorali, addominali: era gonfio, scolpito, tutto tatuato.

Una bestia.

Il colosso olandese della Lazio incuteva paura a tutti

Quando Stam entrava in scivolata rischiavi la vita, se ti prendeva finivi in tribuna. Dopo aver subito una brutta entrata contro l’Ancona, prese per il collo l’autore del fallo, alzandolo da terra. Parente, così si chiamava, diventò tutto bianco: Stam lo scrollava come fosse un burattino!

In un Olanda-Belgio, dopo essere saltato di testa insieme a un avversario, si rialzò sanguinante. Andò a bordo campo, vicino alla panchina: ago e filo, nove punti di sutura e rientrò in campo.

Comunicato Lazio scuse

Lazio simbolo aquila

Delle volte bastava solo che venisse chiamato: “Jaap, pensaci tu“. L’avversario da quel momento girava al largo.

Fantastica quella Lazio e quegli anni.

(Fonte: Sinisa Mihajlovic. “La partita della vita“).