Il futuro del Flaminio nelle mani della Lazio. Onorato: ‘Non resterà un monumento all’abbandono'”
LAZIO – STADIO FLAMINIO – LOTITO. Il futuro dello Stadio Flaminio torna al centro del dibattito capitolino. Nel corso di una visita alla redazione del Corriere dello Sport-Stadio, l’assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi del Comune di Roma, Alessandro Onorato, ha acceso i riflettori ancora una volta sul destino dell’impianto progettato da Pier Luigi Nervi, oggi ridotto a un simbolo di decadenza, ma che potrebbe trasformarsi in una nuova casa per la Lazio.
“Il Flaminio non vogliamo lasciarlo in quelle condizioni – ha dichiarato Onorato – “È un patrimonio architettonico e sportivo straordinario, ma serve un progetto serio per restituirgli vita. E se la Lazio vorrà farsi avanti, noi ci saremo”.
Un messaggio chiaro al presidente Claudio Lotito, da anni impegnato nella ricerca di uno stadio di proprietà per la società biancoceleste, desiderosa di affrancarsi dall’Olimpico, impianto condiviso con la Roma. Ma prima di ogni passo ufficiale, manca ancora un tassello fondamentale: “Stiamo aspettando l’integrazione del piano economico asseverato. Solo allora potrà partire la conferenza dei servizi – ha spiegato Onorato – “Sarà quella la sede per valutare l’impatto ambientale, urbanistico e la tutela monumentale”.
Stadio Flaminio / foto da sslazio museum
Onorato sul Derby all’ ora di pranzo: “Una sconfitta per lo Stato”
“Sono disgustato. Un governo che prometteva il pugno di ferro si è rivelato debole con i violenti. Troppe sacche di connivenza con certi gruppi ultras. Il fatto che il derby si giochi a mezzogiorno è, purtroppo, una sconfitta dello Stato”. Parole dure, accompagnate però dal sostegno a chi opera quotidianamente sul campo: “Voglio esprimere la mia solidarietà e la mia stima al prefetto Giannini e al questore Massucci, che svolgono un lavoro straordinario. Ma, come si suol dire, ognuno recita la propria messa con gli strumenti a disposizione: risorse limitate, personale ridotto e leggi che troppo spesso favoriscono l’impunità.”