Una rivalità silenziosa sta prendendo il posto di un’amicizia sbiadita: Inter -Lazio fratellanza disillusa
Quella che un tempo era fratellanza tra tifoserie, oggi sembra essere solo una memoria sbiadita, fatta eccezione dei pochi che ancora sentono questo legame. Sui social c’è ancora chi chiama gli interisti “fratelli”, ma c’è anche chi non sente più questo legame, tradito già da un po’. Sui social impazzano frasi di diniego di una “fratellanza figlia del passato”, ma girano anche foto e slogan con scritto su: “fratellanza e coraggio, baluardi del nostro gemellaggio”.
Lazio- Inter per anni gemellaggio fraterno
Il campo e la storia recente, hanno spento quell’amore e quel legame per molti. San Siro, da sempre terreno “amico”, oggi ci ha restituito l’ennesima sensazione di distanza. Il 2-0 dell’Inter sulla Lazio non racconta solo una partita: racconta simbolicamente la distanza tra due tifoserie che un tempo hanno scritto la storia del tifo italiano, ma che oggi in fondo fondo, sembrano soltanto polvere del passato.
C’era un tempo in cui Inter e Lazio erano più che semplici avversarie in campo: erano “sorelle sugli spalti”. Le due tifoserie marciavano fianco a fianco, condividendo ideali, battaglie e rispetto reciproco. Quel tempo, però, sembra esser consumato dai cambiamenti. Sta svanendo silenziosamente, passo dopo passo, logorato da anni di distacco economico complice anche la solita gestione societaria, che ha portato a un progressivo squilibrio.
L’Inter, col passare del tempo, ha costruito un impero economico, iniziando a guardare dall’alto in basso una Lazio sempre più indebolita, spesso “saccheggiata proprio dai nerazzurri sul mercato”. Hernanes, De Vrij, Correa e via via fino ad arrivare a lui Simone Inzaghi. Pezzi di Lazio portati via con la forza del denaro, senza alcun riguardo per quel passato condiviso. Da lì, la presunta fratellanza sembra esser diventato solo un rapporto d’interesse a senso unico.
Tifoseria
Tutto questo è anche figlio di una gestione societaria biancoceleste che non ha mai saputo difendere davvero l’identità e il peso della Lazio. Una gestione che ha permesso, senza opporsi, che la squadra venisse “smembrata”, impoverita, umiliata nel suo orgoglio. E così, mentre l’Inter correva e vinceva, la Lazio restava a guardare, sempre più sola, sempre più lontana.
In sintesi, la partita di San Siro, al di là del risultato sportivo, ha messo in luce una verità ormai palese: l‘antica fratellanza tra Inter e Lazio, fatta eccezione delle due Curve Nord, sta tramontando per la maggioranza dei sostenitori biancocelesti. Resta il ricordo e la nostalgia di un’epoca passata, di un tifo che h segnato un’importante pagina di storia sportiva e sociale italiana.
Il gemellaggio è storia. Resta nella memoria di chi lo ha vissuto, nei cori di un Olimpico lontano e in qualche bandiera sbiadita. Ma ora è il tempo della dignità. E anche da soli, i laziali sapranno camminare a testa alta. Ora possiamo solo ringraziare quei “25 folli” che hanno onorato la richiesta di Mister Sarri, nonostante il buco lasciato al secondo minuto, che ha inevitabilmente condizionato l’andamento della partita.

