Il ds biancoceleste a DAZN
UDINESE -LAZIO. Nel prepartita della sfida tra Lazio e Udinese, il direttore sportivo biancoceleste Angelo Fabiani è intervenuto ai microfoni di DAZN per fare chiarezza sulle principali tematiche che stanno accompagnando il momento della squadra, tra scelte tecniche e voci di mercato.
Fabiani ha innanzitutto commentato l’assenza di Castellanos, respingendo con decisione qualsiasi collegamento con possibili trattative di mercato:
«Castellanos fuori? Di Flamengo mi piace il ballo. A parte gli scherzi, è una scelta tecnica, non c’entra il mercato. Tutte le voci non sono fondate, noi come società non abbiamo ricevuto offerte in tal senso».
Il dirigente ha poi ribadito la linea del club: «Stiamo lavorando e monitorando, faremo di tutto e di più per portare a casa il risultato che ci siamo prefissati».
Ampio spazio anche alle indiscrezioni legate a Insigne e a presunti incontri: «Insigne? Questa sera dicono che mi devono incontrare con Zaniolo, ma se lo incontro in campo lo saluto. Nulla di tutto ciò, capisco l’aspetto mediatico, ma non abbiamo nessun incontro con Insigne che rimane un grande professionista».
Fabiani ha poi spiegato come ogni valutazione debba tenere conto di molteplici fattori: «Vanno fatte delle valutazioni a 360 gradi. Ci sono degli equilibri e delle dinamiche, ci sono anche gli under-23. Il mercato è una cosa seria, va studiato e bisogna prendere i giocatori funzionali per il mister».
Sulla situazione di Tavares, il ds ha chiarito la posizione della Lazio:
«Tavares? Ci troviamo di fronte al vorrei ma non posso, Tavares è un giocatore della Lazio e non ci sono state richieste».
Pur lasciando aperta la porta a eventuali opportunità future, Fabiani ha precisato: «In corso d’opera possono emergere tante situazioni che si possono valutare ma non necessariamente vanno messi sul mercato».
Infine, un riconoscimento al lavoro della squadra e un invito alla lucidità in un momento complesso:
«I giocatori fino ad oggi hanno fatto qualcosa di straordinario. Il mister si trova davanti ad un’emergenza, situazioni che ci hanno penalizzato. Dobbiamo ragionare con logicità e tranquillità senza farci prendere da isterismi».

