Regolamento chiaro ignorato: silenzio stampa scelta inevitabile
Ancora una volta la Lazio paga decisioni arbitrali difficili da spiegare. Al Bluenergy Stadium la partita contro l’Udinese è stata equilibrata, intensa e giocata alla pari, ma segnata da un episodio grave che condiziona il risultato finale: la rete irregolare di Davis, incredibilmente convalidata. L’azione è chiara: Davis controlla il pallone con il braccio e, dopo alcuni secondi, conclude a rete. Secondi che per il regolamento non fanno alcuna differenza. La normativa è netta: se un calciatore segna dopo aver toccato il pallone con il braccio o la mano, anche in modo involontario, il gol deve essere annullato, indipendentemente dal tempo trascorso tra il tocco e la conclusione. Oggi è accaduto esattamente questo. Non c’è interpretazione, non c’è zona grigia: il gol andava cancellato. E invece la classe arbitrale ha deciso di convalidarlo, commettendo un errore pesante che si aggiunge a una lunga serie di episodi sfavorevoli ai biancocelesti.
Silenzio stampa giusto
È per questo che il silenzio stampa appare una scelta comprensibile. La Lazio ha perso troppi punti per decisioni arbitrali sbagliate e continuare a subire senza alzare la voce non è più accettabile. Gli errori si ripetono, sempre nella stessa direzione, e la sensazione è quella di una squadra sistematicamente penalizzata.

